mercoledì 23 marzo 2016

PECCATI ORIGINALI

Se siete appassionati lettori di Agatha, di Ellery, o anche solo di Giorgio, o comunque dei meccanismi ben oliati dei gialli, per quanto gradevole questo libro non fa per voi, perché non avete voglia di indovinare già l'assassino entro le prime 20 pagine. Eh sì, la vostra ben allenata mente ve lo farebbe scoprire a pagina 15. Il che, su oltre 400 pagine di produzione letteraria, non è esattamente ciò che vi aspettate da un giallo. Anzi, sul finire, Ayzad tenta la maldestra manovra di deviarci malamente verso un nuovo sospettato, senza l'adeguato sostegno indiziario. Ma noi non ci caschiamo.

Tuttavia la gradevolezza di PECCATI ORIGINALI risiede in ben altro. Col pretesto di parlare di un suicidio sospetto, Ayzad scrive invece di ciò che conosce davvero: il BDSM. Una delle migliori lezioni che abbia mai ricevuto dai miei maestri di scrittura è: scrivi di ciò che conosci e Ayzad l'applica in modo perfetto. Infatti, ponendo se stesso a protagonista di PECCATI ORIGINALI, ci spiega cosa sia in termini tecnici il BDSM, non patologicamente inserito nella bibbia degli psichiatri, ci racconta quanto ne sia pericolosa la pratica se gestita da mani inconsapevoli, ci illumina finalmente sul bidone delle cinquanta sfumature, ci narra l'amore romantico insito nel BDSM.

Non uso la parola ROMANTICO a caso. Conosco Ayzad di persona, giornalista freelance che cura un sito sul sesso insolito,  di sé dice di essere un sadico e me ne ha dato la definizione scientifica. E' legato, nel vero senso della parola (la B di BDSM significa in inglese LEGAME), a due donne con cui condivide l'amore per queste pratiche, che sono simbolo del amore vero che li unisce. Compongono l'idea romantica dell'amore declinata in triade. Usano il BDSM come tecnica per esplorarsi reciprocamente, cuore e mente.
Il valore aggiunto del BDSM nella piacevolezza è l'insegnamento che passa da PECCATI ORIGINALI.
Consigliato a chi vuole, oltre che a scoprire il significato della parola Ayzad, vuole aprire la mente, ai ricercatori di se stessi, da soli o, meglio, in compagnia di chi ne è consapevole.

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