mercoledì 1 febbraio 2017

MOLTE VITE, MOLTI MAESTRI

Pubblicato per la prima volta nel 1988, in Italia nel '97, MOLTE VITE, MOLTI MAESTRI – come guarire recuperando il proprio passato, appartiene a tanta letteratura che ha fatto della New Age un successo. A distanza di anni, e con la rivoluzione religiosa cui sono stata soggetta, lo riconosco come umanissimo e laico strumento di conferma delle teorie di reincarnazione. 

L'autore Brian Weiss ha in seguito sapientemente sfruttato l'onda, pubblicandone altri sullo stesso argomento, forse ripetendosi un po'. Inoltre, nello stesso libro talvolta gli capita di inserire il concetto dell'esistenza di un dio, come a voler spiegare il fenomeno con qualcosa di trascendente, azzerando di fatto, ma senza volerlo, il valore estrinseco della sua scoperta scientifica. 

Ognuno di noi può liberamente scegliere una dottrina religiosa di riferimento e se questa gli dà non solo conforto nelle difficoltà della vita, ma anche gli fornisce concretezza per superarle, sia la benvenuta. Il Weiss sembrerebbe non averne, si può intuire tuttavia una convinzione di fondo che forse gli deriva dall'ambiente di nascita e crescita di stampo cristiano, che in origine non ammette reincarnazione di sorta. Da qui origina il suo stupore e l'atteggiamento consolatorio che ne ricava per sé e per i suoi lettori. 

Tra le conclusioni che trae, spicca la seguente:
“La vita va oltre i nostri cinque sensi. Bisogna essere aperti a nuove conoscenze e a nuove esperienze. Il nostro compito è di imparare, di divenire simili a Dio attraverso la conoscenza (…) raggiungendo in amore i vostri compagni umani”.


Consigliato a chi ha paura della morte, a chi cerca una vera pienezza della vita, in armonia e pace interiore.

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