giovedì 15 marzo 2018

STANDING OVULATION


Anche chi non sa l’inglese, conoscerà l’espressione STANDING OVATION, utilizzata per descrivere il fragoroso omaggio del pubblico tutto in piedi per un artista. STANDING OVULATION, le donne
sono superiori agli uomini (anche nella violenza) di Stefi Pastori Gloss, tratta argomenti come violenza delle donne sugli uomini, omofobia, affido condiviso, sottrazione di minori, pornografia del sentimento, ISIS e sesso. E' la rielaborazione di un blog contro le violenze di genere, negli ultimi due anni seguito da oltre duemila persone e su Twitter da oltre un centinaio, tra cui Renzi e Boldrini. Questa volta è appunto un mio libro.

Nel corso di nove anni di studi, ricerche e sangue nell’ambito dei maltrattamenti in famiglia, delle violenze di genere, del sessismo, dello stalking, le mie competenze si sono evolute, grazie a una rete di relazioni umane che comprende anche uomini abusati dalle donne. Le sezioni interne sono:
PAPÀ NEGATI, prendendo spunto da vicende reali, sempre più uomini sono vessati dalle loro ex quando si tratta di permettere le visite ai figli. SESSO E SOCIETÀ, partendo da fatti di cronaca, narra di come cambia il nostro rapporto con il sesso nell’ottica dell’evoluzione e/o involuzione della Società. DONNE RESILIENTI, FAMOSE E NON, meglio parlare di modelli cui ispirarsi che non di ecchimosi. FEMMINISMO, nonostante le apparenze, ce n’è ancora bisogno. IL FANTASMAGORICO ALLOGGIO POPOLARE, la ricerca di un alloggio a basso costo per una donna reduce da distruzione familiare, narrata con ironia e modi d'uso in dieci mesi tra graduatorie, uffici comunali e addetti impreparati.
Tuttavia, l’argomento principale è la violenza delle donne sugli uomini, un ribaltamento rispetto alla mia precedente opera, CORPIRIBELLI, resilienza tramaltrattamenti e stalking. E la prima recensione mi arriva proprio da un esperto in materia, il prof. Marino Maglietta, accademico italiano, professore associato di fisica presso la facoltà di ingegneria dell'Università degli Studi di Firenze e docente presso molti istituti di formazione di mediatori familiari. È socio onorario dell'AIMeF Associazione Italiana Mediatori Familiari e membro della Consulta Nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza "Gianni Rodari", nonché fondatore dell’associazione "CrescereInsieme" attraverso la quale porta avanti un'opera di sensibilizzazione rispetto alla tematica dell'affido condiviso e alla pratica della mediazione familiare.
Concepisce la struttura portante di quella che diventa la prima Legge italiana che contempla l'affidamento condiviso dei figli attraverso la modifica dell'articolo 155 del Codice civile. Tale Legge rende possibile una gestione equilibrata e meno conflittuale del processo di separazione tra due coniugi, anche attraverso il percorso di mediazione familiare. Ma tale Legge, seppur involontariamente, ha dato il via al reato di sottrazione di minori.

Di STANDING OVULATION, il Maglietta scrive: “Ho apprezzato lo sforzo di obiettività, tanto più meritevole in quanto spesso ha obbligato l’autrice Stefi Pastori Gloss a prendere posizioni contrarie alla sua esperienza personale. Esistono, in effetti, una miriade di testi sulle sofferenze da separazione, prevalentemente scritti da padri separati che lamentano il proprio calvario, imposto da un diritto sessuato, condizionato da stereotipi di genere, impregnato di ideologia e accompagnato nel vissuto quotidiano dalle conseguenti impunite angherie di ex vendicative, punitive e alienanti. Così come non mancano le testimonianze di donne maltrattate, vittime di violenza in tutte le sue molteplici forme, quanto meno adesso confortate da una generale solidarietà e da un’elevata attenzione, anche se non di rado motivata impropriamente da considerazioni di opportunità politica.
Mancava, invece, una voce che saltasse gli steccati e si presentasse capace di cogliere le ragioni degli uni e delle altre, probabilmente convinta, come chi scrive questa nota, che nei problemi della famiglia o di coppia – escluse le situazioni estreme - non si superano le difficoltà se non cercando soluzioni globali, che accolgano come meritevoli di considerazione e di tutela tutti gli aspetti che fanno soffrire ciascuna componente.
Arriva, dunque, oggi quest’opera, da parte di una persona che, partita come scrittrice con l’esporre solo il punto di vista femminile, le storie di donne maltrattate di CORPI RIBELLI, ha poi metabolizzato la propria esperienza avvicinando con successo l’altra metà del cielo, accogliendo e abbracciando altre forme di dolore.
Che questo piccolo grande libro possa volare." Marino Maglietta

Un'ulteriore recensione, questa volta da parte di una lettrice, Vania Effe:
"Personale ed emozionale recensione....
Ho letto con calma e attenzione questo libro, purtroppo non il cartaceo, che sicuramente, mi avrebbe dato modo di amplificare maggiormente i suoi pensieri, perché nulla è paragonabile al profumo delle pagine scritte ed anche perché i miei occhi  dopo qualche ora si stancano.
Di solito io sottolineo i punti cruciali, mi da modo di scavare meglio nel pensiero altrui, ma devo dire che ho fatto un tuffo carpiato tra i suoi racconti. Per me leggere un libro è esattamente questo, tuffarsi a capofitto nella mente di chi scrive ed imparare a nuotare tra le parole.
Le sue sono autobiografiche, con molteplici sfumature proprie e delle vite altrui.
Un percorso spinato di vita vissuta intensamente, dettato all'inizio da regole di un credo, da una fede Cristiana, che l'hanno anche salvata ad emergere nei momenti bui. 
Un percorso che sfocia in diverse diramazioni, vuoi per istinto, vuoi per incontri casuali e non dell'autrice.
Stefania è una donna che non si è mai data per vinta, ha la Resilienza incastonata nel Cuore.
Dal suo dolore, subito e sofferto ne ha tratto una forza da donare a se stessa e alle altre persone.
Alcune di esse, a volte ne hanno approfittato, screditandola, accusandola e girandole le spalle...(Soffitto di Cristallo)
Ti capisco Stefania, ciò fa parte del donare, fa parte del voler mettere gli altri davanti ai propri problemi.
Ma, c'è chi ha capito ed apprezzato la tenacia di questa DONNA e l'ha incoraggiata a perseguitare questi preziosi valori...ormai rari nella nostra società.
Aiutando gli altri, Stefi ha ritrovato se stessa, anche attraverso mille difficoltà, attraverso la malattia, attraverso i problemi economici, burocratici e dulcis in fundo quelli d'amore.
Il libro affronta diverse problematiche.
Parte dalla violenza psicologica, tocca il tema dell'aborto, parla delle lotte femminili della rivoluzione sessuale affrontata da DONNE di questo secolo e non, ne nomina alcune a me sconosciute e di ciò la ringrazio.
Mi ha colpito il paragrafo "Papà Negati" il suo efficace sostegno verso questo argomento, come lo affronta. 
Interessante "Sesso e Società"
Ha coinvolto il mio cuore "Doni Grandi"... 
È coraggiosa Stefi in "Reiterazione Shock Seduzione"
Brava Stefania...
Questo libro è anche un ottima infarinatura di Leggi ed Articoli della Costituzione, supportati da ricerche storiche e da interviste della Scrittrice.
È scontato dirvi, leggetelo...sappiate solo che io, in questo mare sono affogata, ho ribevuto l'acqua salata che già conoscevo e ne sono risalita serena.
 Sono sempre più conscia, del fatto che la condivisione delle proprie esperienze di vita, possono e potranno solo aiutare e fortificare tutti Voi futuri lettori.
Grazie Stefi Pastori Gloss, per avermi coinvolto nel tuo mondo.
Grazie per avermi donato la tua fiducia.
Grazie per esserti azzardata a chiedermi una recensione di "Standing Ovulation", sicuramente sarà una recensione diversa dagli stereotipi, ma io leggo e mi esprimo solo attraverso il mio Cuore."

Consigliato a papà separati, a uomini maltrattati dalle donne, alle nuove femmine che non negano l’evidenza, agli omofobi per aiutarli a capire le istanze omosessuali, a uomini che accolgono le istanze femministe.

martedì 13 marzo 2018

DORA STURM


Mi dispiace solo di una cosa: che conosco Antonino Emanuele Valere come Editor (nonché architetto) da quando, due anni or sono, andai ad un workshop di Editoria al Tempo del Digitale,
quindi temo di non conservare la mia proverbiale quanto lucida distanza dalle due opere che mi ha chiesto di recensire. È il primo a farmi questa richiesta esplicitamente: afferma di seguirmi sui Social e di essersi deciso grazie alla mia imparzialità. Spero di non deluderlo. Dei due romanzi, inizio da quello che mi suona un po' sturm und drang. (Emanuele perdonami perché ho l'impressione che tu abbia sbagliato nel tirare ad indovinare quale dei due avrei attaccato per primo, visto che ultimamente ho recensito romanzi erotici e che, dal titolo, suppongo che il tuo altro lo sia).

Mi chiedo cosa l'abbia ispirato per scegliere questo nome così “tempesta e impeto”. Al termine della lettura, suppongo, più che ad ogni altro cristallizzato da quel movimento tedesco, si sia maggiormente riferito al concetto di oltreuomo, il cosiddetto Übermensch, che ribalta l'ordine costituito, concepito come genio al di fuori di qualsiasi cànone estrinseco, come a voler giustificare la ricerca, forse vana, del protagonista, ben raffigurando l'inquietudine contemporanea che si sazia solo con il desiderio dell'impossibile.

Inusuale per un autore posizionare i ringraziamenti nelle prime pagine, che di norma leggo anche se in fondo al libro. Da questo cambio di consuetudine, mi dovrei aspettare una scrittura di novità. “E grazie in anticipo - e infinitamente – a chi leggerà per leggere, e leggerà con leggerezza.” Sta ringraziando proprio me, che onore. Me lo conferma anche la dedica. Io che sono “rinata” più volte nella mia vita (e non è solo un modo di dire), la dedica del Valere: “a chi ha la forza di rinascere” mi emoziona a tal punto da farmi venire le lacrime.

Se riportassi le frasi che colpiscono maggiormente, riprodurrei il libro, e le amo molto perché sono caratterizzate da una ricerca raffinata di vocaboli ed espressioni filosofiche. Una su tutte:
E il conducente commetteva l'errore più grande: avanzava verso il passato.” Poi però mi accorgo
quasi a metà del libro che cotanto modo di scrivere lezioso e ridondante, mi viene a noia, qui l'apice dell'ingiustificato:
Arrivò a Milano senza concedersi il lusso di stupire nessuno, tanto meno se stesso.”

Non abbandono il libro al suo tragico destino alla Pennac, solo perché il Valere dissemina perle letterarie come: “Non si dovrebbe mai raccontarla a nessuno, la verità. Si corre il rischio di restare nudi e assiderati nel bel mezzo di una grandinata mai vista.” “Leggerezza: (leg-ge-réz-za) n.f. pl. -e. Saggezza camuffata da superficialità.”

A tre quarti del libro, sul finire della missione del protagonista, si verifica l'incontro inaspettato. Una sorta di colpo di scena senza scena e senza colpo.
Forse la Sturm poteva leggere dentro i silenzi, come i sensitivi e i veri scrittori, che poi fa lo stesso.”
Torna a vivere, Mattia. Le risposte che cerchi arriveranno quando avrai smesso di fare domande.”

Come nascono i libri?” le chiese “Li scrive la vita? La loro gestazione ha a che fare con la stessa casualità per cui ce li ritroviamo tra i piedi?”

Perché non c'è niente in natura che abbia arroganza e forza di procedere in linea retta.” Per me, potrebbe anche finire qui, in sospensione, invece il Valere procede ancora per qualche capitolo, senza far accadere nulla. Quindi non mi fermo, nonostante la noia. E per fortuna, perché rilascia ancora pillole di saggezza, come:

Era stato bellissimo perdersi nelle consapevolezze di chi racconta per mestiere e maledizione.”

Un non dare più seguito a reconditi desideri”

L'ultimo capitolo, il 10, è davvero pleonastico, e per un attimo mi balena la presuntuosa considerazione che se il Valere lo volesse tenere, che lo inserisca prima del viaggio a Lugano.

Invece no, proprio al termine dell'ultimo capitolo, il secondo “classico” colpo di scena, in posizione non classica. Un finale doppio, basato su dotte considerazioni su cosa sia la scrittura che meriterebbero una trattazione più spaziosa, anche in chiave poetica, e su una sorpresa che ci lascia librati sull'ignoto, ma che già immaginiamo, ormai conquistati dalla speranza disperata del protagonista. Come spesso accade, il valore di un romanzo lo fa il finale. Bravo Valere! E non lo dico per piaggeria.


Consigliato a chi vuole conoscere passo passo un autore dal suo “primo vero romanzo” che ha scritto da “imberbe” (sebbene lo veda portare da almeno due anni uno spesso barbone) per seguirlo nella sua che sento inevitabile e bella evoluzione.